Visibile da ogni dove, in un territorio costituito in larga parte da isole e da litorali, il mare non può che essere onnipresente nel pensiero greco. Nell’Odissea (XI.122-5; IX.125-9), gli uomini che non conoscono il mare, né le “navi dalle prore dipinte di rosso”, né “gli agili remi che sono ali alle navi” sono come gli uomini “che non mangiano cibi conditi col sale”: detto altrimenti, sono incivili, selvaggi e primitivi come i Ciclopi. Non troppo diversa è l’opinione di Tucidide (I.1-15), secondo cui il mare è stato per i Greci il motore della storia e del progresso. A partire da queste ed altre simili premesse, il Laboratorio intende esplorare il tema nelle sue infinite declinazioni: la mobilità per mare (colonizzazione, commercio, pirateria, mercenariato); il dominio del mare, per cui la lingua greca dispone notoriamente di un termine apposito, thalassokratia, e dunque la guerra sul mare; e poi l’economia del mare, l’immaginario connesso al mare, gli stretti rapporti tra il mare e la religione … e altri possibili, molteplici filoni di studio, che anche gli studenti potranno contribuire a individuare partecipando attivamente al seminario.
- Teacher: CunibertiGianluca
- Teacher: MarchiandiDaniela Francesca