Il percorso si propone come un approfondimento svolto parallelamente al programma di italiano, e consisterà in brevi lezioni ed esercitazioni finalizzate ad un apartecipazione attiva da parte dello studente.Le lezioni di approfondimento saranno divise in 5  moduli, ognuno dei quali prevederà attività ed esercizi da svolgere sulla piattaforma di e-learning: l l'esito di queste prove determinerà il 30% del voto finale.

Il corso si propone di indurre una riflessione sul concetto di noia: motore della creatività in quanto momento di riflessione solitaria, attraverso i secoli ha subito un processo di corruzione che l’ha condotta ad acquisire la sfumatura negativa che le si attribuisce oggi, quando la noia è bandita perché antitetica alle leggi di produttività costante. Si analizzerà questo processo attraverso la letteratura.  Sarà seguito il seguente percorso:  si partirà da un breve brainstorming sul concetto di noia, in modo che ogni studente possa aver ben chiara la propria posizione iniziale sull’ argomento. Avrà poi inizio una panoramica storica del concetto di noia:  cominciando con  l’idea di otium e negotium nell’antichità classica, si passerà al medioevo, con il concetto diaccidia, peccato capitale, per poi passare alla melancholia rinascimentale, stato d’animo di paralisi e impotenza. Si passerà in seguito all’Ottocento, quando la situazione si ribalta grazie a Hegel e Leopardi, i quali riscattano l’otium creatore classico, e, in seguito, grazie a Baudelaire e Huysmans; seguirà il Novecento, con Heidegger e Sartre, per i quali la noia viene vissuta come una sensazione di vuoto che smaschera l’intera esistenza come priva di ogni senso. Infine si concluderà con un nuovo dibattito sulla percezione moderna di noia, esplorando il concetto di generazione dei millennials, e verrà chiesto agli allievi di tirare le somme del corso riproponendo la propria personale visione, che nel frattempo potrebbe aver subito un mutamento.