I Ricordi (dispense)
2.
Io non vorrei dirlo, ma pur il dirò malvolentieri e non senza dispiacere: in questa nostra provincia di Romagna (ove io desiderarei fossero tutte l’honeste creanze et belli costumi del Mondo) trovo li vecchi essere poco rispettati et riveriti dalli giovani, et massimamente da putti et da fanciulli, il che dimostra una poca laudata creanza, et certo piuttosto contadinesca che civile et urbana, et questo dico per il generale et non per il particolare, perché so in essa essere molti ben creati, come in nessuna altra parte d’Italia ò di Spagna, ove si fa tanta prosfesion di creanza, che per grande ingiuria et infamia si tiene a dire “Andais che fois mal creado”, “Andate che siete mal creato”.
Et cerca l'honorare li vecchi, ve dirò che trovandosi uno oratore di spartani in Atene nel Teatro, ove si ripresentavano alcune comedie overo fabule, a dilettatione et creatione del popolo, vidde un povero vecchio il quale stava in piedi a disagio et da niuno gli era fatto luogo, il buono oratore levatosi dal suo luogo, fece sedere il povero e stanco vecchio, e disse: “Voi ateniesi fate di belle leggi, ma male le osservate”, tanto gli spiacque che’l povero vecchio fosse sì vilmente sprezzato et inhonorato. Et se mi domandarete che altra creanza vorresti voi, dirò ch’io vorrei che tutti li padri per poveri che fossero, facessino imparare alli loro figliuoli tante lettere che sapessino convenientemente leggere et scrivere, perchè le lettere sono come il sale, il quale sì come condisce ogni vivanda, così senza esso ogni vivanda è insipida et sciocca et come dice il mio Milanese, fatto salvo se però non gli volessero fare delli frati del piombo delle bolle di Roma, alli quali è necessario à non sapere lettere. Onde avene che F. Bramante delle penne di San Marino, huomo di grande ingegno, cosmografo, poeta volgare et pittore valente, come discepolo del Mantegna, e gran prospetivo, come creato di Piero del Borgo, ma nella architetura tanto eccellente, che si può dire essere stato il primo che alli nostri tempi habbia rivocata in luce la architetura antica stata sepolta molti anni; come fede ne fanno molte sue fabriche, e tra l'altre il famoso Tempio di S. Pietro di Roma, il quale meritamente si può conumerare tra le più celebri et antiche fabriche di Roma et di Grecia, ancora che da alcuno fosse detto maestro Guastante e da altri maestro Roinante.
Et cerca l'honorare li vecchi, ve dirò che trovandosi uno oratore di spartani in Atene nel Teatro, ove si ripresentavano alcune comedie overo fabule, a dilettatione et creatione del popolo, vidde un povero vecchio il quale stava in piedi a disagio et da niuno gli era fatto luogo, il buono oratore levatosi dal suo luogo, fece sedere il povero e stanco vecchio, e disse: “Voi ateniesi fate di belle leggi, ma male le osservate”, tanto gli spiacque che’l povero vecchio fosse sì vilmente sprezzato et inhonorato. Et se mi domandarete che altra creanza vorresti voi, dirò ch’io vorrei che tutti li padri per poveri che fossero, facessino imparare alli loro figliuoli tante lettere che sapessino convenientemente leggere et scrivere, perchè le lettere sono come il sale, il quale sì come condisce ogni vivanda, così senza esso ogni vivanda è insipida et sciocca et come dice il mio Milanese, fatto salvo se però non gli volessero fare delli frati del piombo delle bolle di Roma, alli quali è necessario à non sapere lettere. Onde avene che F. Bramante delle penne di San Marino, huomo di grande ingegno, cosmografo, poeta volgare et pittore valente, come discepolo del Mantegna, e gran prospetivo, come creato di Piero del Borgo, ma nella architetura tanto eccellente, che si può dire essere stato il primo che alli nostri tempi habbia rivocata in luce la architetura antica stata sepolta molti anni; come fede ne fanno molte sue fabriche, e tra l'altre il famoso Tempio di S. Pietro di Roma, il quale meritamente si può conumerare tra le più celebri et antiche fabriche di Roma et di Grecia, ancora che da alcuno fosse detto maestro Guastante e da altri maestro Roinante.