SABBA DA CASTIGLIONE
Sabba da Castiglione o fra' Sabba da Castiglione o Saba da Castiglione (Milano, 1480 – Faenza, 16 marzo 1554) fu un letterato e umanista, appartenente all'Ordine religioso dei Cavalieri Ospitalieri.
Di famiglia nobile, si formò presso l'Università di Pavia, dove studiò legge, filosofia e teologia. Dopo un breve soggiorno a Mantova, nel 1505, all'età di venticinque anni, entrò nell'Ordine dei Cavalieri Gerosolimitani, del quale divenne vice procuratore generale. Fino al 1508 fu a Rodi, poi si trasferì a Roma, quindi preferì lasciare la capitale per stabilirsi a Faenza, dove divenne commendatario della chiesa di Santa Maria Maddalena nel Borgo Durbecco.
Nella città romagnola si dedicò allo studio, al mecenatismo e alle opere di assistenza. Aprì, inoltre, un ospizio per pellegrini e si consacrò con gusto all’abbellimento della chiesa che gli era stata affidata chiamando artisti di prim’ordine.
Tra le sue opere vanno ricordate Il lamento pietoso del disgraziato Glonico pastore d'amore e di Delia crudele da lui sommamente amata (Venezia, 1528), la Consolatoria (Bologna, 1529) e soprattutto i Ricordi (Venezia, 1554), che conobbero ben venticinque edizioni fino al 1613.
Bibliografia:
Sabba da Castiglione 1480-1554, Dalle corti rinascimentali alla Commenda di Faenza, Atti del Convegno. Faenza, 19-20 maggio 2000, a cura di Anna Rosa Gentilini, Leo S. Olschki editore, Firenze, 2004.
Di famiglia nobile, si formò presso l'Università di Pavia, dove studiò legge, filosofia e teologia. Dopo un breve soggiorno a Mantova, nel 1505, all'età di venticinque anni, entrò nell'Ordine dei Cavalieri Gerosolimitani, del quale divenne vice procuratore generale. Fino al 1508 fu a Rodi, poi si trasferì a Roma, quindi preferì lasciare la capitale per stabilirsi a Faenza, dove divenne commendatario della chiesa di Santa Maria Maddalena nel Borgo Durbecco.
Nella città romagnola si dedicò allo studio, al mecenatismo e alle opere di assistenza. Aprì, inoltre, un ospizio per pellegrini e si consacrò con gusto all’abbellimento della chiesa che gli era stata affidata chiamando artisti di prim’ordine.
Tra le sue opere vanno ricordate Il lamento pietoso del disgraziato Glonico pastore d'amore e di Delia crudele da lui sommamente amata (Venezia, 1528), la Consolatoria (Bologna, 1529) e soprattutto i Ricordi (Venezia, 1554), che conobbero ben venticinque edizioni fino al 1613.
Bibliografia:
Sabba da Castiglione 1480-1554, Dalle corti rinascimentali alla Commenda di Faenza, Atti del Convegno. Faenza, 19-20 maggio 2000, a cura di Anna Rosa Gentilini, Leo S. Olschki editore, Firenze, 2004.
Modifié le: mercredi 22 janvier 2014, 11:40