BONACOSSA GIOVANNI
BATTISTA (1804-1878)
La biografia di Bonacossa merita attenzione per due motivi
principalmente: in primo luogo, perché si adoperò per una legge organica in
favore dei trattamento dei folli; in secondo luogo, perchè ricoprì la prima
cattedra universitaria di psichiatria. Nato a Casalgrasso nel 1804, si laureò in medicina a Torino
e fin dal 1828 si dedicò allo studio e alla cura degli alienati mentali,
frequentando il manicomio dapprima come medico aggiunto, poi come ordinario e
infine come primario. Divenne dottore collegiato per le malattie mentali e
professore di Clinica delle Malattie Mentali dal 1851. Fu uno dei fondatori
dell'Accademia di Medicina. Entrato nell'Ospedale dei Pazzerelli di Torino nel 1836, Bonacossa
ricevette nel 1853 l'incarico
di presentare un progetto completo per "l'erezione di un Manicomio che
onori il paese". Nel 1838, Bonacossa visita i principali manicomi,
prendendo contatti diretti con scienziati e psichiatri di ogni parte d'Europa
ed assume la
Direzione Tecnica del nuovo Manicomio di Collegno. Nel 1848 la Direzione del R. Manicomio
di Torino, per la prima volta in Italia, chiede che venga istituita una
cattedra per l'insegnamento della psichiatria, che nel 1850 viene affidata al
Bonacossa, che la tenne fino alla morte, nel 1878. Tra le opere meritano segnalazione oltre alla Lezione
proemiale al corso universitario di Malattie mentali tenuta il 10 dicembre
1850 (ed. Stamperia Marietti, 1850), la Relazione sullo stato dei mentecatti e
degli ospedali per medesimi in varie parti d'Europa (1840), Osservazioni
sulla proposizione di legge del medico collegiale B. Bertini (1849), Il
manicomio e l'ospizio di carità (1956), Della necessità di scuole di
medicina psicologica teorico-pratica (1862), Quesiti sulla procedura di
alcuni casi di perizia medico legale riflettente lo stato mentale in persone
accusate dinanzi alle Corti di Assise (1863).
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