Obiettivi formativi del Corso
Allo stato attuale, l’87% della spesa regionale è dedicata alla salute, ma la medicina oggi è di tipo responsivo, si occupa di curare la persona solo una volta che si è ammalata. Negli ultimi vent'anni la spesa farmacologica pro capite si è triplicata, si vive più a lungo ma si sono persi sei anni di salute. Quali azioni si possono intraprendere per interrompere questa precipitosa perdita di qualità di vita? È necessario investire sull'informazione, sulla formazione e sull' educazione. 

Il Laureato in Scienze Motorie è l'esperto di riferimento in materia di benessere e corretto stile di vita, utile alla prevenzione di malattie croniche e cronico-degenerative al fine di migliorare la qualità della vita di ogni persona, in tutte le fasce di età. Un professionista che potrebbe essere impiegato nel Servizio Sanitario Nazionale, così come all'interno di aziende e altri contesti pubblici e privati al fine di garantire il miglioramento della qualità della vita della popolazione sedentaria, dei dipendenti anche sul posto di lavoro, di atleti o ex atleti. 

Partendo dall'educazione del bambino, primo mattone a fondamento di una cultura basata sul benessere fisico, psichico ed emotivo, fino a giungere alle età più avanzate, in cui il movimento deve essere una componente imprescindibile, il Laureato in Scienze Motorie dovrebbe essere una figura presente in ogni contesto in cui l'attenzione è posta sulla qualità della vita e sul mantenimento della stessa, sia basandosi sull'alimentazione, sull'attività motoria e su una corretta gestione dei ritmi di vita. Il movimento rappresenta un indispensabile determinante di salute che, in una popolazione ipocinetica, diventa un vero e proprio momento terapeutico. 

È importante che il dottore in Scienze Motorie integri le proprie conoscenze per poter somministrare l'attività motoria ad personam ottimizzando la condizione di eubiosi a potenziamento della salute. Non solo la ricerca della prestazione, ma soprattutto un movimento dedicato alla rigenerazione cellulare, al potenziamento del proprio limite biologico rieducando le proprie carenze.