Quando Virginia Woolf, in Una stanza tutta per sé, scriveva che «se siamo donne, dobbiamo pensare al passato attraverso le nostre madri», poneva una questione che solo molti decenni più tardi sarebbe diventata oggetto di riflessione e di critica: la necessità di ricostruire una genealogia letteraria matrilineare, che contempli cioè la presenza di autrici (e non solo di autori) da assumere come modello o termine di confronto. Il corso parte da questo assunto per delineare una possibile costellazione di scrittrici contemporanee che hanno guardato a Elsa Morante come a una maestra di stile e di invenzione fantastica, seguendone le tracce nell’esplorazione di soggettività perturbate e di relazioni affettive segnate dall’ambivalenza.
In particolare, verranno trattati i seguenti argomenti:
- la poetica del romanzo di Elsa Morante, nel suo intreccio peculiare di novel e romance;
- il pensiero della differenza in Francia (Luce Irigaray, Hélène Cixous) e in Italia (Luisa Muraro, Adriana Cavarero) e le sue ricadute negli studi di genere di ambito letterario;
- la ripresa, da parte di autrici contemporanee, di temi e stilemi morantiani (la scrittura come evasione dalla realtà ma anche come strumento di consapevolezza di sé, il rapporto madre-figlia e madre-figlio, ecc.).