Le nuove frontiere degli studi di genere tra storia, letteratura e semiotica
Gli studi di genere, che hanno inizialmente svolto una funzione ‘compensativa’, volta cioè a restituire visibilità e valore a quello «specifico» femminile che, in virtù della pretesa universalità del maschile, è stato costantemente occultato nella storia, negli ultimi decenni hanno spostato l’attenzione ad altre soggettività, nel tentativo di comprendere appieno l’intero sistema delle relazioni asimmetriche non solo tra uomini e donne, ma più in generale quelle prodotte da fenomeni come la globalizzazione, le migrazioni e i cambiamenti climatici. Il laboratorio intende presentare e discutere alcune delle tendenze teoriche e metodologiche (intersezionalità, men’s studies, ecofemminismo) che hanno sottoposto a revisione critica da un lato il binarismo di genere, dall’altro le frontiere tra umano e non umano.
Nelle lezioni verranno affrontati in particolare:
- i nessi tra storia delle donne, storia di genere e studi sulla mascolinità, che dagli anni Novanta del Novecento hanno cominciato ad interrogarsi, in un serrato confronto con i women’s studies (dei quali sono largamente debitori), su cosa sia la mascolinità, sulle sue diverse forme, sulla sua mutevolezza nel tempo e nello spazio mettendone in evidenza i reciproci debiti e le dissonanze;
- l’ecofemminismo, che, come sostiene la filosofa e attivista indiana Vandana Shiva, si pone l’obiettivo di creare un “antropocene della democrazia della terra”. Prendendo in esame alcuni testi delle letterature anglo-americane contemporanee si analizzeranno le grandi questioni che alcune scrittrici mettono in campo con le loro storie: la percezione della natura e del corpo femminile, le interconnessioni tra genere e natura, il paradigma patriarcale, le relazioni tra l’umano e il non umano, le disuguaglianze e le prospettiva delle donne indigene; nello stesso ambito, a partire da Ulisse per arrivare a Sirene, di Laura Pugno (Marsilio, 2007), si proverà ad analizzare il funzionamento di tale modello culturale e ad intercettarne i livelli di significazione, con gli strumenti della semiotica del gender;
- il Black Feminism statunitense e il femminismo post- e decoloniale, con particolare attenzione ai casi di alcune scrittrici italiane afrodiscendenti.
Gli studi di genere, che hanno inizialmente svolto una funzione ‘compensativa’, volta cioè a restituire visibilità e valore a quello «specifico» femminile che, in virtù della pretesa universalità del maschile, è stato costantemente occultato nella storia, negli ultimi decenni hanno spostato l’attenzione ad altre soggettività, nel tentativo di comprendere appieno l’intero sistema delle relazioni asimmetriche non solo tra uomini e donne, ma più in generale quelle prodotte da fenomeni come la globalizzazione, le migrazioni e i cambiamenti climatici. Il laboratorio intende presentare e discutere alcune delle tendenze teoriche e metodologiche (intersezionalità, men’s studies, ecofemminismo) che hanno sottoposto a revisione critica da un lato il binarismo di genere, dall’altro le frontiere tra umano e non umano.
Nelle lezioni verranno affrontati in particolare:
- i nessi tra storia delle donne, storia di genere e studi sulla mascolinità, che dagli anni Novanta del Novecento hanno cominciato ad interrogarsi, in un serrato confronto con i women’s studies (dei quali sono largamente debitori), su cosa sia la mascolinità, sulle sue diverse forme, sulla sua mutevolezza nel tempo e nello spazio mettendone in evidenza i reciproci debiti e le dissonanze;
- l’ecofemminismo, che, come sostiene la filosofa e attivista indiana Vandana Shiva, si pone l’obiettivo di creare un “antropocene della democrazia della terra”. Prendendo in esame alcuni testi delle letterature anglo-americane contemporanee si analizzeranno le grandi questioni che alcune scrittrici mettono in campo con le loro storie: la percezione della natura e del corpo femminile, le interconnessioni tra genere e natura, il paradigma patriarcale, le relazioni tra l’umano e il non umano, le disuguaglianze e le prospettiva delle donne indigene; nello stesso ambito, a partire da Ulisse per arrivare a Sirene, di Laura Pugno (Marsilio, 2007), si proverà ad analizzare il funzionamento di tale modello culturale e ad intercettarne i livelli di significazione, con gli strumenti della semiotica del gender;
- il Black Feminism statunitense e il femminismo post- e decoloniale, con particolare attenzione ai casi di alcune scrittrici italiane afrodiscendenti.
- Teacher: Daniela Adorni
- Teacher: Daniela Fargione
- Teacher: Beatrice Manetti
- Teacher: Federica Turco