Romanzo storico e romanzo dell’artista (donna): l’eredità di Anna Banti in alcune scrittrici contemporanee
Il corso prosegue una linea di indagine avviata lo scorso anno, a partire dalla questione posta da Virginia Woolf in Una stanza tutta per sé e che solo molti decenni più tardi sarebbe diventata oggetto di riflessione e di critica: la necessità di ricostruire una genealogia letteraria matrilineare, che contempli cioè la presenza di autrici (e non solo di autori) da assumere come modello o termine di confronto, nella convinzione che, «se siamo donne, dobbiamo pensare al passato attraverso le nostre madri». Il corso prende quindi le mosse dalla ridefinizione del romanzo storico e del Künstlerroman (“romanzo dell’artista”) in chiave femminile/femminista attuata da Anna Banti sulla scorta della lezione woolfiana, per poi rintracciarne l’eredità in alcune scrittrici contemporanee che hanno guardato a Banti come a una maestra di stile e a un modello di contronarrazione della storia.
In particolare, verranno trattati i seguenti argomenti:
- le riflessioni di Anna Banti sul romanzo storico, nel dialogo a distanza con il modello manzoniano e con quello woolfiano di Orlando;
- il Künstlerroman al femminile di Anna Banti da Artemisia a Lavinia fuggita;
- il pensiero della differenza in Francia (Luce Irigaray, Hélène Cixous) e in Italia (Luisa Muraro, Adriana Cavarero) e le sue ricadute negli studi di genere di ambito letterario;
- la ripresa, da parte di alcune autrici contemporanee e in particolare di Melania Mazzucco, di temi e stilemi bantiani: l’accesso delle donne all’espressione artistica, la conquista di uno spazio e di una legittimazione pubbliche, il rapporto tra maestro e allieva, tra memoria storica e cancellazione dalla storia;
- la prospettiva intersezionale e postcoloniale con cui Igiaba Scego rielabora i generi del romanzo storico e del Künstlerroman, tra razzismo, sessismo, Grand Tour ottocentesco e migrazioni contemporanee.
Il corso prosegue una linea di indagine avviata lo scorso anno, a partire dalla questione posta da Virginia Woolf in Una stanza tutta per sé e che solo molti decenni più tardi sarebbe diventata oggetto di riflessione e di critica: la necessità di ricostruire una genealogia letteraria matrilineare, che contempli cioè la presenza di autrici (e non solo di autori) da assumere come modello o termine di confronto, nella convinzione che, «se siamo donne, dobbiamo pensare al passato attraverso le nostre madri». Il corso prende quindi le mosse dalla ridefinizione del romanzo storico e del Künstlerroman (“romanzo dell’artista”) in chiave femminile/femminista attuata da Anna Banti sulla scorta della lezione woolfiana, per poi rintracciarne l’eredità in alcune scrittrici contemporanee che hanno guardato a Banti come a una maestra di stile e a un modello di contronarrazione della storia.
In particolare, verranno trattati i seguenti argomenti:
- le riflessioni di Anna Banti sul romanzo storico, nel dialogo a distanza con il modello manzoniano e con quello woolfiano di Orlando;
- il Künstlerroman al femminile di Anna Banti da Artemisia a Lavinia fuggita;
- il pensiero della differenza in Francia (Luce Irigaray, Hélène Cixous) e in Italia (Luisa Muraro, Adriana Cavarero) e le sue ricadute negli studi di genere di ambito letterario;
- la ripresa, da parte di alcune autrici contemporanee e in particolare di Melania Mazzucco, di temi e stilemi bantiani: l’accesso delle donne all’espressione artistica, la conquista di uno spazio e di una legittimazione pubbliche, il rapporto tra maestro e allieva, tra memoria storica e cancellazione dalla storia;
- la prospettiva intersezionale e postcoloniale con cui Igiaba Scego rielabora i generi del romanzo storico e del Künstlerroman, tra razzismo, sessismo, Grand Tour ottocentesco e migrazioni contemporanee.
- Teacher: Beatrice Manetti