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Ripartizione del popolo

Io divido da principio in due classi il popolo. Nella prima comprendo tutti coloro che servono o potrebbero servire la società colle loro braccia; nella seconda coloro che la servono, o potrebbero servirla coi loro talenti. Soddivido quindi ciascheduna di queste due classi principali nelle varie classi secondarie che a ciascheduna di esse appartengono. Senza né numerarle, né tutte indicarle, niuno può ingannarsi nel vedere quali appartengono all'una e quali all'altra.

Niuno per esempio s'ingannerà nell'attribuire alla prima, ch'è la più numerosa, le diverse classi secondarie che si compongono da coloro che si destinano all'agricoltura, a' mestieri, alle arti tutte meccaniche, eccetera, e d'attribuire alla seconda, ch'è la meno numerosa, quelle secondarie classi che si compongono da coloro che si destinano alle arti liberali, al commercio, a servir l'altare, a riparare a' mali fisici dell'uomo, ad istruirlo, a condurre gli eserciti, a guidar le squadre, ad amministrare il governo, a diffondere i lumi, eccetera.

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Del nudrimento

Io comincio dal nudrimento. La quantità e la qualità de' cibi avendo una grande influenza sul fisico e sul morale dell'uomo, avendone anche una grandissima sullo sviluppo intellettuale de' fanciulli, il legislatore non dee trascurare di regolare questa parte della loro fisica educazione. L'educazione pubblica gli offre il sicuro mezzo da riuscirci, e questo è anche un altro gran vantaggio di questa istituzione.

La scelta della qualità e della quantità de' cibi dipendendo molto dal clima e dalla natura di ciaschedun paese, io non potrei riguardo a quest'oggetto venire a dettagli senza dimenticarmi dell'universalità del mio argomento. Lascio a' medici che hanno le giuste nozioni della loro arte senza averne i pregiudizi, la cura di supplire in ciaschedun paese alla necessaria imperfezione di questa parte del mio piano. Accenno soltanto alcuni princìpi più generali, che mi paiono i più suscettibili d'una universale applicazione; e dico prima d'ogni altro che i fanciulli avendo una più celere digestione ed una più frequente indigenza di nudrimento, non si potrebbero loro negare delle frequenti refezioni senza opporsi al volere della natura, ch'evidentemente ce ne annuncia il bisogno. Il pane dovrebbe loro darsi in qualunque momento del giorno verrebbe da essi richiesto. Un fanciullo, dice Locke a, che si contenta di questo ristoro, mostra che il suo bisogno era reale e non immaginario. Il serbatoio del pane, dice l'autore celebre dell'Emilio b, ch'è sempre esposto e sempre aperto pe' fanciulli della campagna, non produce in essi quelle indigestioni, alle quali sono così esposti i fanciulli della città e delle più nobili condizioni, l'appetito de' quali trattenuto da' pregiudizi de' genitori si satolla disordinatamente sempre che l'occasione se ne presenta all'affamato fanciullo. Oltre l'illimitato ristoro del pane, oltre il pranzo e la cena, due altre refezioni dovrebbero essere assegnate a' fanciulli, e queste dovrebbero raggirarsi a' frutti della stagione e del paese, ed al pane. Il pranzo dovrebbe esser composto di una, ed in qualche giorno di due vivande, e de' frutti della stagione; ed una zuppa di pane ben disseccato basterebbe per la cena.

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L'uniformità de' cibi dovrebbe essere evitata per due ragioni che mi paiono evidenti. La prima sarebbe per non avvezzare ad un solo nudrimento lo stomaco dell'uomo, il quale sarebbe subito in disordine, quando venisse quel tal cibo a mancargli. Una delle gran cure dell'educazione dev'essere di diminuire e non di moltiplicare i bisogni. Or l'uniformità de' cibi si opporrebbe a questo riconosciuto principio. La seconda ragione poi è dedotta da un'osservazione medica, anche comunemente approvata. Si è osservato che la varietà delle cose semplici fa un miglior chilo che la continuità di un medesimo alimento, per buono ch'egli sia, poiché gli alcali e gli acidi, dominando più o meno ne' diversi cibi, i succhi di un'altra specie si combinano col residuo, col sedimento dell'anteriore cibo che si ritrova nello stomaco, trasportano unitamente con essi questi residui negl'intestini e lo sgravano da' cattivi lieviti delle precedenti digestioni. Si è osservato anche che gli uomini, i quali si nudriscono ordinariamente d'un solo cibo, sono più esposti alle malattie umorali di coloro che variano; e si è attribuito quest'effetto alla mancanza della suddetta combinazione.

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Riguardo all'acqua, secondar si dovrebbe l'imperiosa voce della natura in qualunque occasione ed in qualunque tempo venisse a richiederla. Il contrario pregiudizio è stato combattuto fino all'evidenza, ed io fido troppo su' lumi del secolo, per credermi dispensato dal provare le verità già provate.


a [Locke], Trattato sull'educazione, sez[ione] I.

b [Rousseau], Emil[io], t. I, lib. II.