Le esercitazioni che vengono pubblicate (e in particolare le esercitazioni 2, 3 e 4) sono da intendersi non come un compito su cui verrete valutati (una sorta di pre-esame), bensì come uno strumento per aiutarvi a comprendere al meglio gli argomenti sviluppati nell’incontro in presenza. In altre parole, le esercitazioni sono complementari rispetto alle lezioni in aula, perché focalizzano la vostra attenzione sui temi più importanti, traducono in esercizi concreti alcuni aspetti trattati in modo perlopiù teorico a lezione e, soprattutto, vi consentono di mettervi alla prova in vista dell’esame finale.
Il fatto che alcuni di voi non riescano a svolgere alcuni esercizi, perché magari poco avvezzi a formule matematiche e, quindi, già in difficoltà a comprendere quanto detto nell’incontro in presenza, non prevede alcuna forma di penalizzazione in termini di voto finale.
Il “meccanismo” delle esercitazioni è proprio questo: 1) provo a svolgere l’esercizio, 2) verifico (confrontandolo con la versione corretta) se l’ho svolto bene o meno, 3) guardo quali sono gli errori eventualmente commessi o come avrei dovuto impostarlo (nel caso avessi lasciato in bianco la risposta) e, infine, 4) chiedo sul forum tutti i chiarimenti circa i dubbi ancora esistenti dopo la correzione.
Il vero problema, insomma, non è lasciare in bianco una risposta, ma non aver capito come si sarebbe dovuto rispondere anche dopo aver visto la risposta corretta pubblicata. Ed allora, in questo caso, scrivetemi di corsa (meglio se scrivete sul forum) e io proverò a chiarirvi al meglio la cosa.
Vi invito quindi a prendere le esercitazioni per quello che sono, cioè uno strumento di preparazione che integra le lezioni in presenza, e ad affrontarle senza timore di valutazioni negative (valutazioni che, ripeto, non esistono).
Un’ultima cosa, alcuni studenti di altre classi mi hanno chiesto la correzione individuale delle esercitazioni che, tuttavia, non è prevista dal momento che le esercitazioni sono, come detto, uno strumento di autovalutazione. Dico anche a voi che la correzione individuale non avrebbe senso dal momento che esiste una versione corretta che spiega tutti i passaggi da svolgere, sarebbe un’inutile ripetizione su singoli compiti della stessa spiegazione. Quello che ha senso, ripeto, è che ogni eventuale dubbio che residua dopo la lettura dell’esercitazione corretta venga palesato allo scrivente che cercherà di chiarirvi al meglio le cose anche andando a guardare, se necessario, il singolo passaggio del singolo compito.
Pierluigi Cecati