Negli anni cinquanta, anche a causa del desiderio di comprendere come fosse stata possibile l’adesione in massa del popolo tedesco al nazismo, riprese quota l’interesse della psicologia per il tema dell’influenza sociale. Ma se nell’esperimento di Sherif era stata un’illusione ottica, ovvero un fenomeno ambiguo, ad essere oggetto di valutazione da parte del gruppo, negli esperimenti di Asch (1955, 1956) lo stimolo percettivo proposto ai partecipanti non era affatto difficile da decifrare: il compito era infatti strutturato in modo da avere un’unica risposta corretta. In tal modo, Asch voleva verificare se, di fronte a una realtà oggettiva, l’individuo ha o meno bisogno degli altri per farsi un’opinione.
Un soggetto “ingenuo” veniva introdotto in una stanza dove erano già seduti altri individui, apparentemente arrivati da alcuni minuti, che erano in realtà complici dello sperimentatore. Lo sperimentatore spiegava che il compito sarebbe stato quello di mettere a confronto una linea-campione con altre tre linee collocate vicino a essa, per stabilire quale delle tre fosse lunga quanto la linea-campione. Ciascuno avrebbe poi dovuto dichiarare la propria risposta ad alta voce di fronte al gruppo.
Sebbene fosse piuttosto semplice individuare la linea da scegliere (in una sessione di controllo che coinvolse 37 soggetti, che rispondevano da soli, 35 non fecero alcun errore), Asch dimostrò che, anche quando si tratta di percezioni evidenti, un buon numero di persone rimane influenzato dal giudizio altrui. Infatti, quando i complici dello sperimentatore davano all’unanimità una risposta scorretta, tre quarti dei soggetti ingenui fornirono almeno una risposta sbagliata, e complessivamente oltre il 36% delle risposte fornite dai soggetti ingenui corrispondeva a quelle scorrette fornite dalla maggioranza.
L’esperimento di Asch dimostra come sia difficile sostenere, all’interno di un gruppo, un’idea diversa da quella degli altri: la pressione di una maggioranza “sbagliata”, ma unanime, modifica i giudizi inizialmente corretti di un singolo individuo.

Spunti per la riflessione individuale da condividere sul forum dedicato:

1) Il risultato dell’esperimento di Asch la sorprende?
2) Se fosse stato al posto del soggetto coinvolto nell’esperimento che risposta ritiene avrebbe dato?
3) Ha osservato in una situazione di lavoro un fenomeno di questo tipo?
4) Lo ha vissuto in prima persona o lo ha visto in altre persone?
5) Che danni ha prodotto?
6) Come fare per limitare questo fenomeno?


Trovate altri filmati che descrivono fenomeni citati nel capitolo 3 del Manuale ai seguenti link:

Esperimento sul Bystander Effect

http://www.youtube.com/watch?v=JcowGVd6GqY&feature=related

Esperimento Milgram (originale) su obbedienza all’autorità

http://www.youtube.com/watch?v=8olVHKgIBXc&feature=related

Paradosso di Abilene

http://www.youtube.com/watch?v=d__X90fSsZA
Ultime modifiche: martedì, 15 ottobre 2013, 12:14